DA ZERO A 18 MESI

 


🧠 Intervento precoce: una responsabilità clinica prima ancora della diagnosi.

Nei primi 24 mesi di vita, il cervello del bambino è in una fase di straordinaria plasticità e riorganizzazione. È in questo periodo che si costruiscono le basi dello sviluppo motorio, sensoriale, relazionale e cognitivo.

❗ Ma c’è un aspetto cruciale spesso sottovalutato: *prima dei 18 mesi non è ancora possibile formulare una diagnosi neuropsichiatrica (ad esclusione delle sindromi genetiche)*. Tuttavia, *i segnali di rischio evolutivo ci sono* – e saperli osservare e interpretare è fondamentale.

📌 Il *TNPEE – Terapista della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva* è il professionista specificamente formato per *intercettare precocemente* questi segnali e avviare interventi abilitativi mirati, anche *in assenza di una diagnosi medica conclamata*.

🔬 Intervenire in epoca neonatale e nei primi 18-24 mesi:
– orienta positivamente la traiettoria evolutiva
– previene l’organizzazione disfunzionale delle competenze
– favorisce l’emergere di risposte adattive
– accompagna e sostiene la famiglia in una fase delicata

👶 *Aspettare la diagnosi significa, spesso, aspettare che la patologia si sia già strutturata*. L’intervento precoce è l’unica vera forma di prevenzione neuroevolutiva.

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