Un chiarimento necessario

 Un chiarimento necessario: perché oggi non risulto iscritta all’Albo dei TNPEE


Negli ultimi mesi, alcuni professionisti mi hanno chiesto perchè il mio nome non compare attualmente nell’Albo dei Terapisti della Neuro e Psicomotricità dell’Età Evolutiva (TNPEE). Desidero spiegare pubblicamente questa scelta, con trasparenza e responsabilità.
Dopo la laurea, ho scelto di investire in modo esclusivo nella neonatologia: mi sono formata fuori regione, ho lavorato in TIN, seguito casi estremi e unici, partecipato a borse di studio, pubblicato materiali, realizzato strumenti di osservazione, manuali, e progetti divulgativi. Sono una delle pochissime TNPEE con un curriculum così specifico in ambito neonatale.
Tutto questo percorso è stato costruito con impegno, sacrifici, spese.

La decisione di cancellarmi dall'albo è stata presa in modo consapevole e temporaneo, come forma di riflessione e di protesta civile nei confronti di un sistema che, ad oggi, non prevede reali opportunità professionali strutturate nei reparti materno-infantili e nelle Terapie Intensive Neonatali, nonostante la crescente evidenza scientifica sull’importanza dell’intervento precoce. Non è una protesta contro i colleghi che hanno scelto di rappresentarci istituzionalmente, ma contro il sistema di politica sanitaria.
Ho investito 18 anni in una formazione quotidiana, altamente specializzata e mirata: esperienze cliniche, borse di studio in TIN, corsi accreditati, formazione continua, pubblicazioni e attività divulgativa. Un percorso costruito anche fuori regione, con passione, sacrifici fisici ed economici, e dedizione esclusiva all’ambito neonatologico.
Tuttavia, nonostante questo impegno, le possibilità di inserimento stabile e adeguatamente riconosciuto per un TNPEE in questi contesti restano estremamente limitate, spesso demandate ad associazioni esterne, con incarichi non continuativi, compensi non sostenibili nel lungo periodo e affidate a professionisti non adeguatamente formati sulla TIN.
In questo momento, scrivo, mi formo, formo altri professionisti, porto avanti progetti divulgativi e offro strumenti utili a genitori e colleghi.
Continuo a lavorare alla diffusione di una cultura dell’intervento precoce, in attesa che si aprano spazi di lavoro seri, continuativi e giustamente retribuiti — non per ambizione personale, ma per rispetto della professione, del percorso fatto e dei bambini che meritano competenze specifiche e aggiornate.
Chiunque sia a conoscenza di concorsi pubblici, incarichi istituzionali o progetti strutturati e continuativi nell’ambito neonatologico e del follow-up, può contattarmi con un messaggio sulla pagina facebook. Ogni opportunità seria sarà presa in considerazione con grande attenzione.



                  
                  Nella foto, le mie mani su un neonato in TIN, durante un servizio del TGR Basilicata



Quando non vedete il mio nome nell’albo e' semplicemente perché sto aspettando che venga riconosciuto il diritto di lavorare con criterio. Si tratta di neonati, e di professionisti che vogliono lavorare con serietà. In Italia il personale sanitario qualificato c'è, ma non viene assunto.


Resterò sempre fedele al mio impegno verso i bambini, le famiglie e la qualità dell’intervento precoce. Anche fuori dagli elenchi ufficiali.

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